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dialogo logoUn'iniziativa bellissima quella di Dialogo di cittadinanzattiva di cui siamo onorati di far parte da quando è partita. 

I Laboratori locali del Progetto regionale Dialogo sono delle occasioni di approfondimento su temi d’interesse generale, quelli maggiormente segnalati dai cittadini e condivisi dagli operatori socio-sanitari, così come sono emersi dall’iniziale sondaggio di Dialogo, gennaio-febbraio 2018, e a cui hanno risposto circa 1000 persone tra cittadini e operatori.

I Laboratori vogliono essere un luogo di elaborazione di proposte utili per migliorare il benessere del territorio, tramite lo scambio di informazioni e il reciproco ascolto dei partecipanti. Non sono seminari e neanche convegni, solo un esperimento di dialogo aperto e costruttivo tra persone che hanno a cuore il benessere della comunità.

Il 24 Novembre dlle ore 9.30 alle ore 13.00 a Massa Marittima ci confronteremo insieme ai cittadini, ai professionisti, ai politici su consapevolezze e proposte per gestire la propria malattia cronica utilizzando al meglio i servizi offerti dal territorio e sulle Direttive Anticipate di Trattamento: perché scriverle, a chi affidarle, chi ci può consigliare…

Noi ci saremo con la segretaria dell'Ordine Rita Malacarne. Passate parola: vi aspettiamo per confrontarci. 

SCARICA LA LOCANDINA CON IL PROGRAMMA DETTAGLIATO

 

lente ingrandimentoOmettiamo i dati sensibili ma pubblichiamo la seguente indirizzata ad una struttura di servizi privati domiciliari nella nostra Provincia. La tutela dei professionisti passa sempre dalla tutela dei cittadini  ed in questo senso invitiamo ancora una volta i colleghi a segnalarci con queso spirito (la tutela della salute) le difformità e i rischi di modelli organizzativi/Professionali poco chiari  in ambito privato domiciliare. Tanto più dalla Legge 3/2018 con cui siamo diventati Enti Sussidiari dello Stato tale approccio di intervento è doveroso. La mancata risposta o diniego sarà sufficiente a presupporre la mancanza di un percorso professionale rispettoso della persona e dei professionisti e a farci intraprendere altre strade.

 

Il sottoscritto Dr Nicola Draoli,
Presidente e legale rappresentante dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Grosseto,
A seguito di segnalazioni ed interlocuzioni con alcuni iscritti chiede di produrre copia dei percorsi clinico assistenziali in essere nella Vostra Organizzazione o di prenderne diretta visione presso la Vostra sede.
Si fa particolare riferimento a: Procedure o circolari che definiscono il triage e la presa in carico del bisogno rilevato e quale figura professionale si occupa di analizzare il bisogno che giunge alla Vostra [omissis], quali modalità codificate sono utilizzate per assegnare quindi un determinato professionista (Infermiere) o altro personale di supporto (OSS, ADB) su un determinato intervento nel rispetto dei profili professionali e per non incorrere in prestazioni che rischiano abuso di professione. Quale strumenti di valutazione, registrazione e certificazione delle prestazioni fornite (diario clinico assistenziale, scale di valutazione etc) sono poste in essere. 
Preme infatti sottolineare che l'Ordine è un Ente sussidiario dello Stato che agisce per nome e per conto di questo ultimo quando si possono verificare situazioni di rischio per il cittadino che riceve le cure dei professionisti iscritti. L’accesso agli atti e documenti amministrativi si concretizza nel potere/diritto degli interessati di richiedere, di prendere visione ed, eventualmente, ottenere copia dei documenti (ai sensi dell’art. 22 della legge 241/90) riconosciuto a chiunque vi abbia interesse diretto, concreto e attuale per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti.
In attesa di Vostra risposta, si porgono gentili saluti e rimaniamo a disposizione. 

 

fnomceo fnopi 118Presente anche il Presidente Nicola Draoli. La questione 118 è troppo spesso motivo di conflitto interprofessionale e diventa, come abbiamo dichiarato mesi fa nella nostra lettera ai cittadini, grimaldello per conflitti politici e istituzionali con una eco mediatica impattante e, nella sua ovvia semplificazione, distorta (118 e Ambulanze Infermieristiche «Caro cittadino… vogliamo dirti una cosa importante»).

Dobbiamo invece lavorare con onestà e serietà intellettuale sui contenuti a tutela del cittadino che ha sacrosanto diritto ad un sistema appropriato e sicuro e non a continue tensioni che minano la sua fiducia. Altrettanta chiarezza è dovuta ai professionisti che nella realtà clinica quotidiana, in antitesi con quanto si percepisce dall'esterno, hanno sempre fatto della sinergia e della collaborazione un elemento fondante e presente.

COMUNICATO STAMPA: 

Medici e infermieri lavoreranno insieme: la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) e quella degli Ordini delle Professioni infermieristiche (Fnopi), riunite a Roma, hanno deciso di aprire un Tavolo tecnico congiunto che elabori proposte concrete sulla questione dell’emergenza territoriale. 

 
Obiettivi: qualificare le due professioni, che sono entrambe indispensabili nella gestione dell’emergenza, e trovare una soluzione unica a livello nazionale per offrire la migliore assistenza a tutti i cittadini.
 
“Medici e infermieri vogliono lavorare insieme, nel rispetto delle competenze di ciascuno, per condividere un modello di interazione efficace – ha affermato il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli –, e rigettano con convinzione ogni politica di tagli che si ripercuota sulla qualità delle cure stesse. È un atto di responsabilità nei confronti del Paese”.
 
“È necessario uscire dalle logiche attuali – ha sostenuto la presidente Fnopi, Barbara Mangiacavalli – e stabilire cosa offrire al cittadino in termini di risposte appropriate. Non è il motore economico a poter valutare le decisioni: le decisioni delle due Federazioni devono essere cogenti anche per quanto riguarda l’adeguamento dei mezzi oltre che per la tutela delle professionalità”.
 
Secondo step della collaborazione aperta tra medici e infermieri sarà la messa a punto di un modello, sempre condiviso, di assistenza territoriale che sarà disegnato nell’ambito di un Tavolo allargato anche alle rappresentanze sindacali. 

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