Draoli: “Abbiamo letto l’appello di Laura Campo e ci siamo resi disponibili ad individuare soluzioni e sostenere eventuali raccolte fondi e la creazione di una rete di volontari, nel ricordo delle vittime, simbolo per un’intera comunità”
A seguito dell’appello a mezzo stampa della famiglia di Niccolò Campo, il medico del 118 scomparso nel tragico incidente aereo che, nella notte tra l’8 e il 9 ottobre 2001, costò la vita a Campo, Giovanni Minetti, Paolo Brancaleon e Gemma Castorina, quattro membri dell’equipaggio dell’elisoccorso Pegaso e a Paolo Massellucci, il paziente che stavano trasportando, l’Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto, si affianca alla famiglia e fa un appello: “Dopo aver appreso delle condizioni in cui versa il luogo della tragedia – dice Nicola Draoli, presidente di Opi Grosseto – mi sono messo in contatto con Laura Campo, figlia del medico scomparso, e mi sono reso disponibile per individuare, insieme, un modo per prendersi cura del cippo commemorativo e dell’area di Poggio Ballone, a Tirli, dove furono ritrovati i resti dell’elisoccorso e le vittime”.
“Crediamo che sia nostro dovere – prosegue Draoli -, nel rispetto della memoria delle vittime, ma anche nello spirito di collaborazione con le istituzioni del territorio, contribuire a trovare soluzioni non solo per il decoro del luogo, ma anche per mantenere viva la memoria. Molti di noi iscritti all’Ordine ricordano personalmente questi professionisti ma, al di là di questo, tutti loro sono il simbolo di una tragedia che ha sconvolto una comunità e che ci ricorda ogni anno il valore di alcune professioni come quelle sanitarie, che mettono a rischio anche la propria vita nell’interesse del bene collettivo. Per noi infermieri, quindi, è importante mantenere vivo il ricordo e siamo sicuri che anche altri soggetti si uniranno in questo impegno”.
Quello che Opi Grosseto, insieme alla famiglia Campo, si propone di fare, dopo aver verificato l’effettiva possibilità di accedere liberamente al luogo dell’incidente, è quello di promuovere una raccolta fondi per ripristinare il cippo, ma anche dare vita a una rete di volontariato che potrebbe, una volta all’anno, organizzare un momento di ricordo e celebrazione, per supportare anche le amministrazioni comunali coinvolte da questa tragedia.
Intanto, chi desidera rendersi disponibile a dare il proprio contributo, anche in termini propositivi e operativi, può contattare Laura Campo, scrivendo all’indirizzo email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Foto: MaremmaOggi. Link della fonte: https://www.maremmaoggi.net/morirono-in-5-su-pegaso-spariti-i-pezzi-dell-elicottero/