Questo sito web utilizza i cookie, anche di terze parti, per migliorare la navigazione. Utilizzando il sito si intende accettata la Cookie Policy.

PASOCIALComunicato stampa
Grosseto, mercoledì 16 marzo 2022

Il primo soggetto pubblico della provincia di Grosseto e il primo Opi che entra come ente nell’associazione italiana dedicata alla comunicazione e all’informazione digitale. Draoli: “Elementi fondamentali per promuovere la salute e fare chiarezza sulla professione dell’infermiere e sul sistema sanitario”.

 L’Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto ha aderito a Pa Social, la prima associazione italiana dedicata alla comunicazione e all’informazione digitale, che conta oltre 700 iscritti tra comunicatori ed enti pubblici.
Da sempre crediamo che l’informazione e la comunicazione siano elementi fondamentali per promuovere la salute e per fare chiarezza sulla professione dell’infermiere e sulla corretta comunicazione del sistema sanitario nazionale”. dice il presidente Nicola Draoli. “Ci è sembrato, quindi, importante entrare a far parte di una rete che ha come obiettivo quello di riconoscere e valorizzare le professioni di questo settore, promuovere la formazione e diffondere la democrazia in rete, in un’ottica di informazione e comunicazione corretta con i cittadini”.
Un cittadino correttamente informato, infatti, conosce i propri diritti e doveri, si orienta nel sistema di servizi pubblici, opera scelte più consapevoli, anche riguardo alla propria salute e al proprio benessere. E Opi Grosseto è il primo ente pubblico della provincia ad aver operato questa scelta e il primo ordine delle professioni infermieristiche italiano ad aderire come ente. “Essere in rete è sempre un valore aggiunto - continua Draoli – per questo ci auguriamo che dalla nostra collaborazione con Pa Social possano nascere momenti di approfondimento e perché no, anche spunti per sperimentare nuovi strumenti per la comunicazione interna ed esterna”.
“Siamo molto contenti dell’adesione dell'Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto all’associazione – spiega Francesco Di Costanzo, presidente Pa Social – ringrazio il presidente e la struttura per la scelta. E’ il primo ad aderire come ente, ci fa molto piacere considerando anche il rapporto di collaborazione che portiamo avanti con la Federazione Nazionale degli OPI Provinciali e con molte istituzioni, aziende e professionisti del mondo della sanità e della salute in tutta Italia. L’obiettivo per tutti è rendere strutturale l'innovazione e il cambiamento portato dalle piattaforme digitali e dalle opportunità del digitale in generale con professionalità dedicate, nuovi modelli organizzativi del lavoro, riconoscimento del valore fondamentale di una comunicazione e informazione di qualità. Il tutto a vantaggio dei cittadini per servizi sempre migliori e a portata di smartphone.

Il settore sanitario è cresciuto molto in questi anni dal punto di vista della comunicazione e nell'utilizzo del digitale, collaborazioni come questa sono sicuramente importanti per aumentare ulteriormente consapevolezza, conoscenza, concretezza”.

io resto

 

 

Venerdì 18 marzo alle ore 21.15 al Cinema Stella - Via Mameli Grosseto - OPI Grosseto e OMCEO Grosseto, offrono la proiezione gratuita del docufilm "Io Resto".  Tutti invitati, cittadini e professionisti!

il 18 marzo infati ricorre la Giornata nazionale per le vittime del COVID. Ci è sembrato il modo migliore per non dimenticare, per mantenere viva l'attenzione, il ricordo, il rispetto per ciò che è stato e ciò che è ancora. 

Io resto, film diretto da Michele Aiello, è un documentario che mostra la situazione interna degli ospedali durante la pandemia di Covid-19, che ha portato a una crisi sanitaria a causa dell'alto numero di pazienti. Il docufilm è stato girato per un intero mese negli Spedali Civili di Brescia, uno dei più grandi del Vecchio Continente e uno degli ospedali che ha accusato di più l'alto numero di ricoverati. Vengono mostrati i rapporti tra personale sanitario e pazienti, entrambi desiderosi di un calore umano, che in pieno lockdown è impossibile dare e ricevere. Un periodo, quello della prima ondata di Covid-19, che ha visto il mondo unirsi per cercar di contenere la diffusione del virus. Il documentario entra proprio tra i corridoi dell'ospedale di una delle regioni più colpite d'Italia, la Lombardia, dove medici e infermieri hanno fatto il possibile per limitare non solo la circolazione del Covid-19, ma anche le vittime.
La videocamera mostra quelli che sono stati definiti "eroi moderni" o "angeli" di questa pandemia, rivelando l'aspetto più drammatico che queste persone hanno dovuto affrontare durante i lunghi turni di lavoro.

 

 

Io Resto | Trailer ufficiale from ZaLab on Vimeo.

rispetta chi ti aiutaGli operatori sanitari meritano rispetto e fiducia e lo dimostrano anche i recenti fatti di cronaca sulle presunte truffe su cui sta indagando la Magistratura, per questo la Giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari non è solo una formalità, ma una data che merita di essere celebrata.

L’inchiesta, per la quale ricordiamo siamo a disposizione degli inquirenti, è partita da una segnalazione interna di una collega e questo dimostra che la maggior parte degli operatori sanitari lavora con serietà e nel rispetto dell’etica, della deontologia e delle norme.

A questo si aggiungono i numeri dell’Inail che fotografano un fenomeno spesso sommerso: Solo lo scorso anno sono stati registrati 5mila casi di violenza ai danni di operatori sanitari, con una media quindi, di 13/14, aggressioni al giorno. Il 46% di queste aggressioni è verso gli infermieri, quindi una su due, e nel 70% dei casi, sono stati compiuti verso operatori donne.

Numeri che sono solo una parte del totale, ma dimostrano quanto sia importante promuovere azioni di contrasto alla violenza. Sono molti i sanitari che non denunciano le aggressioni, perché le considerano un aspetto normale del proprio lavoro, ma così non è e questo causa un danno all'intera comunità perché un professionista aggredito o in costante tensione rischia di non approcciarsi più con serenità alla cura e all'assistenza, determinando un danno per tutta la collettività.

Ecco perché, oltre alla tutela di legge, che dal 2020, in caso di aggressione equipara gli operatori sanitari ai pubblici ufficiali, inasprendo le pene e stabilendo la procedibilità di ufficio, è importante promuovere una nuova cultura del rispetto: Anche attraverso  gesti simbolici e formali, come quello fatto da Coldiretti Grosseto oggi o come l’adesione di Opi a Grosseto Città Gentile.

 

Servizi On Line

banner amministrazione trasparente

banner amministrazione trasparente

PAGAMENTO QUOTA

banner amministrazione trasparente

Comitato Asilo Nido Aziendale

PEC

 

Cerca nel Sito

Iscrizione Newsletter

banner responsabilita sanitaria v2

Accesso portale

paroladiinfermieresigla

Questione inf.ca in Toscana

Toscana

tesi

Uni Logo

trovaifecasl

Cerco Offro Lavoro

castorina home

Uni Logo

grosseto si vaccina perché

PAsocial

 PosizionamentiInterventi Progetti OPI GR

infermieri informa OPI

Campagne Mediatiche

hoscelto2024 1