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bollino rosaIn linea con quanto auspicato anche dalla nostra Federazione è con grande piacere che diffondiamo questa importante iniziativa che si inserisce nel contesto Codice Rosa e nel  progetto #IpaziaCCM2021.

Fondamentale che gli attori del territorio acquisiscano le competenze per intercettare situazioni di violenza domestica e questo progetto rappresenta una prima e importantissima opportunità. 

Il Corso è riservato a 20.000 Operatori ed Operatrici che lavorano o afferiscono alle 7 Aziende Sanitarie ed Enti/Strutture partner del Progetto CCM 2021 IPAZIA tra cui è compresa, in qualità di capofila, l' Azienda Usl Toscana Sud Est.
 
Il corso FAD è diretto a: Professionisti ECM (tutte le Professioni e Discipline), Operatori/trici di supporto in ambito sanitario (OSS, OTA, ecc.), Assistenti Sociali, Mediatori/trici culturali, Autisti soccorritori/trici del Sistema 118, Soccorritori/trici  del Sistema 118, Altro personale che svolge attività correlate al contrasto della violenza di genere.
 
La partecipazione al corso è gratuita e lo stesso si svolgerà in modalità FAD asincrona  fruibile dal giorno 20 luglio 2022 al giorno 20 dicembre 2022 per un totale di 16 ore e 16 crediti ECM.
 
infermieregrosseto118L'infermiere è garanzia dei corretti percorsi di pronto soccorso
Come cita la Delibera di Giunta Regionale 237 del 2013, derivante dal DPR del 27 marzo 1992: “dato il livello di autonomia professionale dell’Infermiere questo mezzo di soccorso può fornire un soccorso avanzato nel sostegno delle funzioni vitali (ALS) attraverso l’esecuzione di manovre salvavita, compresa la somministrazione di farmaci [..]non originate dalla formulazione di un’ipotesi diagnostica, ma conseguenti al rilievo di segni e sintomi evidenti”, aspetto normativo che ben si coniuga con l’evoluzione di competenze che gli ultimi decenni ha portato la nostra Professione a dimostrare, attraverso evidenze scientifiche, l’importanza dell’intervento Infermieristico, anche farmacologico, nelle condizioni cliniche caratterizzate nel migliorare le possibilità di sopravvivenza dei pazienti, in condizioni di assoluta garanzia riguardo all’efficacia, sicurezza, tempestività del trattamento, nonché rispetto della soddisfazione di pazienti, congiunti ed operatori del sistema di Emergenza – Urgenza.
 
È sul riconoscimento di questo ruolo, supportato dalla scienza, nel solo interesse dei cittadini che quotidianamente assistiamo, che abbracciamo positivamente la volontà da parte della Regione Toscana di riaprire il tavolo di coordinamento sulle procedure infermieristiche dopo un mancato coinvolgimento degli Ordini Infermieristici della Regione Toscana, manifestato all’interno di un tavolo con la Dottoressa Maielli e il Dottor Zoppi.
 
Cogliamo l’occasione per apprezzare la volontà di riorganizzazione del sistema 118 regionale, che abbiamo letto dalla stampa. Lo facciamo credendo da sempre in un sistema multiprofessionale, che valorizzi lo sviluppo di tutte le figure che operano nella complessità delle reti dell’emergenza-urgenza territoriale, una riorganizzazione spesso richiamata e necessaria per meglio definire una diffusione territoriale al passo di sistemi già in atto nella restante parte d’Europa e del mondo intero,dove i team in ambulanza vedono a bordo personale con formazione tecnica e infermieristica, riconoscenti della letteratura scientifica internazionale, che fa spesso presente come in contesti di emergenza-urgenza territoriale gli esiti dei pazienti trattati da team infermieristici specializzati siano equiparabili a quelli trattati da team medici.
 
Solo una percentuale discretamente inferiore al 10% dei servizi svolti dal 118 si rivela poi un effettivo codice rosso ed è alla luce di questo che riteniamo opportuna la revisione e rimodulazione dei territori e dei professionisti a bordo dei mezzi di soccorso avanzato. 
 
Nei codici rossi reali, oltre all'intervento dell'equipe medico infermiere, è altrettanto fondamentale la capillare diffusione sui territori dei mezzi di soccorso avanzato infermieristici, dove al fianco dei soccorritori delle associazioni di volontariato, si riescono a garantire standard elevatissimi di soccorso pre-ospedaliero. Le ambulanze infermieristiche in Toscana non peggiorano gli outcome, i tempi, sono efficaci, efficienti ed appropriate. In ultima descrizione, ma non per importanza, sono da tenere presenti le ambulanze con soccorritori volontari in grado di assicurare manovre rianimatorie di base precoci in attesa dell’infermiere o del medico.
 
Manifestiamo ancora una volta la nostra apertura e disponibilità al dialogo ponendo come primario obiettivo garantire la migliore risposta ai bisogni di salute in regime di emergenza-urgenza dei cittadini e non altro, desiderano sedersi al medesimo tavolo dove discutere di una nuova e strutturata riorganizzazione dell’emergenza sanitaria territoriale toscana che risponda in modo efficace, efficiente e con appropriatezza di investimento a tutte le nuove esigenze e sfide che il mondo della sanità quotidianamente ci pone di fronte.

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