Grosseto, 3 novembre 2023
Comunicato stampa
Il presidente Draoli: “Sono fino a 170 gli iscritti interessati nella provincia di Grosseto. Ci appelliamo alle forze politiche affinché venga modificata quanto prima la norma”
Se non verrà corretta la norma che modifica il rendimento della quota retributiva, precedente al 1996, delle pensioni liquidate dal 2024, l'Italia rischia di perdere circa 13mila infermieri. A lanciare l'allarme è la Fnopi, Federazione nazionale ordini professioni Infermieristiche. “Anche in provincia di Grosseto la situazione – spiega Nicola Draoli, presidente Opi Grosseto – segue l’andamento nazionale e se non interveniamo subito rischiamo davvero di peggiorare una situazione già delicata. Gli iscritti interessati per età dalla riforma, nella nostra provincia, sono circa 170. Non abbiamo la contezza di quanti siano interessati dalal riforma ma si ipotizza che la maggior parte lavorino nel settore pubblico”.
La riforma riduce le aliquote di rendimento dei contributi versati tra il 1981 e il 1995 colpendo il personale attualmente in servizio con una perdita stimabile tra il 5% e il 25% dell’assegno pensionistico annuale, da moltiplicare per l’aspettativa di vita media.
“Il taglio sostanzioso ai futuri assegni – continua Draoli – non solo potrebbe generare un aumento della fascia di povertà in un corto circuito drammatico, ma apre le porte a un effetto fuga importante da ospedali e territorio. Chi potrà, a queste condizioni, correrà inevitabilmente al pre pensionamento entro l'anno. Sarebbe un colpo mortale per il sistema sanitario nazionale, già aggravato dalla carenza di infermieri. Vogliamo quindi rivolgere anche noi un appello a tutte le forze politiche della nostra Provincia affinché venga modificata quanto prima la norma, evitando lo svuotamento delle strutture, non tradendo patti siglati anni orsono con i professiosniti del pubblico impiego e garantendo al contempo la salute dei cittadini”.