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primo soccorso follonicaAGGIORNAMENTO 28/09/2019

Apprendiamo che vi è stato un puntale interesse Aziendale e Politico sulla questione, che la carenza di personale è stata sanata e che l’impegno dell’Azienda sanitaria è di mantenere la dotazione necessaria per coprire le 24 ore affinché il punto di primo soccorso rimanga tale nei confronti della cittadinanza. Accogliamo con piacere  e siamo a disposizione con i colleghi ed ogni stakeholders al confronto e all'aggiornamento su quello che è uno dei punti di riferimento sanitari principali della seconda città più popolosa della Provincia.  

Di seguito la mail mandata a suo tempo ai principali referenti poitici e professionali:

Gentilissimi Direttori, Ci sono state segnalate delle criticità su una riorganizzazione del punto di primo soccorso di Follonica che evidenziano  un nodo cruciale da risolvere sia nei confronti della cittadinanza sia per garantire  sicurezza e rispetto delle competenze dei professionisti (infermieri in primis ma anche medici) che vi operano. 

Con questa nostra , in qualità di Ente Sussidiario dello Stato, chiediamo formalmente risposta dall’Azienda per sapere se a Follonica insiste una PET (punto emergenza territoriale) e un Punto di Primo Soccorso (PPS) o solo una PET. Ad oggi la cittadinanza follonichese utilizza questo importante presidio anche come un Punto di Primo Soccorso. E non a torto. La seconda città più numerosa della Provincia Grossetana (e la prima durante il periodo estivo) ha a disposizione una struttura che ha sempre garantito, sia per competenze, che per numero di professionisti, che per requisiti stutturali e tecnologici, un avamposto ad effettiva vocazione congiunta PET/PPS.

Tale modello lo si ritrova anche nei “Patti Territoriali delle Colline Metallifere” dove a pag 7-8 del documento si legge“....Nella struttura prevista verrà realizzato un nuovo Primo Soccorso, con accesso tramite camera calda, nel quale è previsto di attivare triage infermieristico e 2 posti letto tecnici di osservazione breve (OBI)..”. All’interno dei locali del Primo Soccorso vi si ritrovano infatti 2 ambulatori (di cui uno per i codici rossi)comunicanti, monitor multiparametrico e defibrillatore in entrambe le stanze, 1 ventilatore meccanico, pc con first Aid per assegnazioni codice in seguito a triage infermieristico oltre che accettazione e dimissioni, ed un ambulatorio base dove all’interno c’è anche la sterilizzatrice e ferri chirurgici per piccoli interventi. 
Nel corridoio sono presenti POCT 
 per  emocromo troponina e biochimica di base.
Fin ora 
di giorno vi operavano 3 infermieri e 2 medici.
Di notte 2 medici 2 infermieri. Questa composizione  per garantire PET e PPS.Se mancava un medico e usciva sia india (Mezzo di soccorso avanzato infermieristico) che automedica (mezzo di soccorso avanzato medico-infermieristico) un medico rimaneva da solo nel Punto di Primo Soccorso. 
Ultimamente 
è mancato invece spesso un medico a volte compensato da Grosseto.

Adesso se la notte c’è un medico solo ed esce automedica ed india il 
punto di primo soccorso dovrebbe chiudere. Di giorno invece se c’è un medico solo ed esce india e subentra nel territorio un codice rosso non uscirà più l’india ma l’automedica rimanendo cosi un solo infermiere. E’ evidente che questa situazione è a rischio di sicurezza per gli operatori (sia per le eventuali aggressioni da parte dell’utenza  sia dal punto di vista delle competenze agite ed esigibili e quanto connesso in tema di responsabilità professionale anche come da L 24/2017) che potrebbero non essere più in grado di rispondere ai bisogni dell’utenza almeno così come garantito fino ad ora.

In attesa quindi di conoscere dall’Azienda quali sono le reali finalità del presidio di primo soccorso di Follonica, e con esso contestualmente quali livelli di assistenza si intende erogare quantitativamente e qualitativamente, si chiede che la cittadinanza sia successivamente ed  adeguatamente informata sulla tipologia di risposta attesa. Si chiede inoltre che siano rispettate e certificabili le competenze in area di emergenza urgenza di tutto il personale ivi operante che si intende reclutare altrove.

Certi di una Vostra riposta, questo Ordine è pronto a collaborare  per quanto di competenza. È anche pronto, altresì, ad intervenire qualora la mancata chiarezza su questa particolare situazione generi conflitti con l'utenza e metta a rischio i professionisti nel loro agire quotidiano.

Un cordiale saluto,

Il Presidente Ordine Professioni Infermieristiche di Grosseto, Dr Nicola Draoli