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provincia di grossetoDi seguito l'intervento OPI Grosseto all'incontro svoltosi oggi all'Hotel Granduca con tanti interlocutori Politici e professionali Regionali e della nostra Provincia  coordinati da Giacomo Termine dove si rileva una convergenza chiara di obiettivi e pensieri.  Presente la consigliera Silvia Bellucci e il Presidente Nicola Draoli 

CREIAMO SUBITO UNA CONSULTA PERMANENTE PER LA SANITA' MAREMMANA

"La maremma è una terra difficile. Difficile per il suo profio demografico ed orografico, per la sua frammentazione, per la sua indole poco incline a sostenere e sviluppare le tante eccellenze che negli anni la sanità ha prodotto e sta ancora producendo, sia parlando di percorsi che di professionisti. Nel dibattito odierno si parla tanto e troppo di strutture e luoghi fisici e poco dei contenuti. 

Anche il dibattito sulla carenza infermieristica e medica, che pure questo Ordine porta avanti e lo ammettiamo senza problemi, non deve però ridursi alla sola componente quantitativa. Parliamo dei percorsi e delle competenze delle professioni e di come queste potranno garantire percorsi diversi ed utili ai citttadini. 

Mancano Infermieri e mancano medici ma mettiamoci l'anima in pace: non li avremo in tempi brevi e forse non li avremo mai. Le soluzioni messe in campo a livello nazionale sono terribili. Pensiamo ad esempio alla deroga del riconoscimento del titolo di studio, dell'esame di lingua italiana e dell'esame sulle normative che prima della pandemia era obbligatorio per gli infermieri stranieri e che adesso invece viene abdicato, abdicando alla sicurezza di tutti, pur di immettere nel sistema nuovi operatori. Bene ha fatto la Regione Toscana a bloccare e limitare questa norma di legge stilando un protocollo di controllo con gli OPI. 

La Pandemia ci ha permesso di far ritornare i professionisti che volevano lavorare nel nostro territorio, adesso questi professionisti vanno specializzati. Per far fronte alla carenza generalizzata vanno riviste le competenze di tutti gli attori che devono essere in grado di erogare risposte complesse a bisogni complessi e per farlo hanno bisogno che il sistema investa moltissimo sulla loro formazione.

Ad invarianza di numeri l'unica soluzione degna è lavorare sulla maggiore specializzazione degli infermieri e di tutti i professionisti per renderli più autonomi e prescrittivi possibile.

La nostra terra ha bisogno di declinare in progettualità chiare gli investimenti territoriali previsti dal PNRR. Ancora adesso stiamo rispondendo in modo reattivo, in particolare sui processi covid. La risposta reattiva, contigente ed emergenziale, spreca tantissime risorse umane ed economiche. C'è bisogno da subito di ragionare su una risposta proattiva. I nostri territori, isolati e dispersi, hanno bisogno di un gruppo di professionisti che nella comunità intercettino, prevengano, osservino, registrino, indirizzino. Per farlo hanno bisogno di essere formati ad hoc. Hanno bisogno di specializzarsi. Hanno bisogno di stabilizzarsi. Hanno bisogno di crescere professionalmente dentro le loro comunità di riferimento. Hanno bisogno di tessere rapporti con il terzo settore, con i sindaci, con le associazioni, con le consulte, con i comitati. 

Case della Comunità, Ospedali della comunità, Centrali organizzative territoriali. Sono la chiave di volta per passare da una risposta iperspeciliastica e acuta ad una risposta di presa in carico di lungo termine che, attenzione, non sono in conflitto tra loro ma devono sviluppare una maggiore armonia coerente con il profilo di salute della nostra popolazione. Ma questo avviene già, se ci si pensa, con la rete delle PET del 118 che fanno da sentinella, intervento e raccordo con la rete emergenza urgenza. Lo fanno grazie a professionisti  - in particolare infermieri - dislocati, diffusi ma soprattutto specializzati, competenti ed autonomi con una grande rete di volontariato a supporto. 

In chiusura è necessario oggi più che mai creare una rete permanente, una consulta tecnico professionale come avevamo chiesto, a livello Provinciale per riunire le idee e gli interventi. I rappresentanti della nostra terra oggi ne hanno la possibilità e la forza ma soprattutto il bisogno. "

Nicola Draoli, Presidente OPI Grosseto