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Gentilissimi,

È stato siglato un accordo con le sigle sindacali mediche che contestiamo fortemente.

Era nostra intenzione, o perlomeno dello scrivente Presidente, far rimanere privato nei primissimi giorni (abbiamo dato una settimana di tempo) il livello di interlocuzione tra Regione e IPASVI  fino a quando non avremmo capito le possibilità di riconciliazione e ricostruzione che potevamo avere davati nella speranza che questo potesse creare rapporti più distesi e funzionali. Ma poiché stanno girando sul web tutti i documenti e ci sono già altri posizionamenti vi riporto sinteticamente  cosa è accaduto.

Veniamo informalmente a conoscenza nel fine settimana appena trascorso di questo documento (CLICCA) 

Se la prima lettura appariva disarmante, personalmente, mi sono dato comunque tempo per rileggerlo più di una volta. Purtroppo più continuo a leggerlo e più lo trovo grave. Di fatto, più o meno esplicitamente, appare come un testo che porta alle dipendenze di studi medici un infermiere della ASL. Non si fa riferimento al Dipartimento delle Professioni Infermieristiche e Ostetriche, si parla di ore e mai di progetto, il mmg è responsabile di un piano operativo infermieristico, veniamo messi insieme all'oss in un elenco in alcuni passaggi moderno ma pur sempre elenco, il luogo di lavoro è fisicamente lo studio del medico. Sempre personalmente colpisce infine che là dove questa sorta di "pacchetto ore infermieristico" non fosse sufficiente allora il medico di medicina generale può ricorrere (pagato) ad un infermiere esterno. Insomma tutto sembra meno che una integrazione. La cosa che più disturba però è la necessità e l'esigenza, che pare essere stata sovrana, di definire e inquadrare l'attività di un professionista sanitario all'interno di un accordo siglato con i sindacati medici. Come se un domani definisimmo un accordo sindacale infermieristico che contempli le attività del medico così dettagliatamente come questo. Mi immagino cosa potrebbe succedere. Eppure sarebbe bastato rimandare il tutto ad una successiva integrazione organizzativa con il nostro Dipartimento.

Ad ogni modo lunedì (ieri) parte subito la nostra missiva (CLICCA)

Come vedete i toni sono molto duri e perentori e fissavano una settimana di tempo per farci capire le intenzioni della Regione. Se non avessimo avuto risposte soddisfacenti avremmo quindi informato sindacati e Federazione. Essendo trapelata la notizia e le nostre note Nursind si è già mosso (http://www.infermieristicamente.it/articolo/7422/gli-infermieri-toscani-scrivono-al-ministro-lorenzin-indietro-di-vent-anni-nursind-pronto-alla-mobilitazione/)

Vi aggiorneremo su questa vicenda appena possibile.

Nicola Draoli

28/02/2017

 

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